Nel giro di due anni l’editoria snowboard è passata da una situazione di monopolio senza scelta né competizione ad avere per il prossimo anno sei pubblicazioni in italiano.
Sembra che tutti stiano tentando di saltare sul carrozzone dello snowboard offrendo prodotti che vanno dall’improvvisato collage con foto capovolte alla celebrazione di irraggiungibili mete esotiche.
La risultante confusione è notevole.
Non tanto su che rivista comperare: Chi snowboarda capisce e ha già scelto. Quanto chi promuove meglio l’immagine? quale testata circola ed è letta, quale rivista rende il mio investimento pubblicitario più proficuo.
A complicare il tutto le fantasiose cifre di copie vendute.
Ma il problema non è solo su questi punti. Quale Target?
A chi parlano queste varie testate, e di cosa parlano? Agli sciatori che se le trovano allegate?
In che modo proporsi alla gente nuova perché é questo che a tutti interessa, vero!?
Istruendo chi studia per sfoggiare conoscenze tecniche alla domenica sulle piste?
Riempiendo i neofiti di improbabili Slang e istruzioni per l’uso? ma per favore..
O forse il problema e che chi non fa, scrive, o chi non sa fare insegna! Dove è lo spirito dello snowboard, il lifestyle, il divertimento.
Chi ha ai piedi le 15.000 tavole vendute? O volete continuare a comprare servizi importati preconfezionati. Ma un minimo di professionalità…
Questi pazzi freestyler sono veramente dei mentecatti?
Perché è questo che traspare dal panorama delle riviste in circolazione. Lo vogliamo veramente ridurre ad una stupida moda, che passa e va?
Anche le statistiche dicono che il concetto di sport agonistico è in declino da parecchi anni sostituito da attività ludiche.
Non si accorgono i vostri sponsor quanti nuovi potenziali utenti una rivista più intelligente potrebbe attirare verso questo diverso modo di vivere la montagna?
Think about it… PEACE and WISDOM!
Freezer non ti pacca, garantito che spacca!
Wasting Time (BOARDING TIME)
dall’editoriale del #3:
“mai come quest’anno il comportamento dei nostri governanti sarà importante per garantire finalmente la definitiva consacrazione dello snowboard in Italia”
dal #1:
“prima di comprare una tavola trovate i soldi.”
“Osservando un appassionato snowboarder mentre fa la fila… il primo paragone che ci viene in mente é quello di un orso appena uscito dal letargo… questo stile denominato thrash é quello di tutti gli snowboarder che vogliono in un certo senso far sembrare di essere lì per caso e di avere una tavola ai piedi per pura coincidenza. E ciò li diverte molto.”
Troppe parole, poche foto. Chi lo legge? I figli degli sciatori. I fondini sono mitici…
Snowboring (SNOWBOARD)
dal #26:
“afferriamo la tavola come se volessimo stringere la parte di noi di cui abbiamo più paura in preda ad un mistico esorcismo”
dal #29:
”surfare diventa una via laica e blasfema alla meditazione”
Mettere su i belloni tipo Peter Bauli e Romano Reisino non rende. Grandi le didascalie… Si dice che per fare le foto saltano sul tappeto elastico e poi attaccano le foto su fondi montani. Sarà vero? I risultati delle diete? Due amiche anoressiche, e varie menomazioni. Perchè così tanti redazionali?
Boh Side (B-SIDE )
dal preview:
“b-side é tutto ciò che fa trend sul pianeta snowboard”
Il grande fratello che selezionerà e tradurrà… le riviste degli altri. Orwell docet!
Schneetischlerei (SNOWBOARDER )
Comprerà articoli da SNOWBOARDER tedesco in a full Angelo Berto style. Ma noi viviamo qui e non in Germania… per fortuna! (pizza uber alles).
Al Bar (ON BOARD)
dall’editoriale del #1:
”primo round vittoria ai punti, il K.O. definitivo arriverà presto”
dall’editoriale del #2:
”dai tweeter della moda escono invece le regole per sentirsi IN in disco, nei locali surf e in pista. L’heavy metal e l’hardcore sono indispensabili per surfare in allegria”
dal #1:
”mi sento un po’ picchiatello, sono freestyler?”
Avrebbero le possibilità economiche per fare grandi cose. Peccato che non sanno da dove iniziare. L’arguzia non si compra. Grunge il layout rustico. Chissà se per il 96 comprano un paio di forbici nuove. La sorpresa primaverile é che era allegato a Sciare solo su una parte del territorio.
Frosties (FREEZER)
dall’editoriale del #2:
”ma da dove arriva lo spermatozoo? la mia amica Susi dice che lo fanno le ostriche”
Troppo poche donne.
Troppe parolacce.
Dove sono i carvers?
“le foto sono sfuocate”.
Quando è che mettono una lente di ingrandimento allegata?