Munster

Munster Monster Fucking Mastership

Secondo il mio modesto parere, più un viaggio è breve e fulmineo, più è facile che diventi una di quelle esperienze che si ricordano per tutta la vita. Una di queste è sicuramente il viaggio che ho fatto assieme a Savigno, Luca, Bazza, Taddo, Casto e Alessio per andare a vederci i mondiali di skateboard (!) a Munster, che in caso non lo sapeste è molto a nord della Germania, diciamo circa 23 ore di macchina (dio santo come abbiamo fatto a metterci così tanto), 12 litri e mezzo di caffè e 2 soste di qualche ora ciascuna di sonno.

Partiamo il giovedì sera dopo aver riempito le macchine di cambi e vestiti, che rigorosamente sono rimasti nei loro rispettivi zaini.

Passiamo l’Austria, e al confine con la Germania incontriamo Squit e gli altri di Firenze che se vanno anche loro a Munster.

Deciso all’unanimità di seguire i fiorentini per il resto della strada, non solo li perdiamo dopo il primo bivio, ma perdiamo anche la Taddo-mobile, che aveva preso un’altra diramazione; dopo una retro di 100 metri in autostrada e 2 anni di vita in meno si ritorna sulla retta via.

Cose Da Non Comprare Negli Autogrill In Germania

Banane. Panini al salame (attenti: non è salame!). Caffè. Kinder bueno (sono duplo!)

Cose Da Comprare Negli Autogrill In Germania

Birra.

Arriviamo a Munster verso le cinque di pomeriggio di venerdì, mangiamo una pizza fritta veloce, dedichiamo due ore a digerirla e finalmente arriviamo davanti alla famosa hall, dove una massa informe di skaters si aggirava senza pretese (?): l’ingresso è rimandato al giorno dopo, dato che il prezzo (circa 20mila lire) si rivela eccessivo per 1 sola ora di Ammirazione-dei-Pro.

Scopriamo che esiste uno skatepark poco lontano dalla hall, lo Skaters Palace, che si è rivelato un piccolo paradiso di legno e masonite, il tutto costruito dall’importatore più scaltro, intelligente, furbo e tirchio di tutta quanta la Germania (Titus).

Mentre entro urto un tipo mingherlino, bassino e con i capelli rasati, che dopo una breve occhiata scopro essere Chris Senn, che era stato lì a skateare.

Decidiamo di entrare. Dopo aver realizzato che l’uso dello skatepark era diviso in fasce orarie (4) e per ognuna si pagavano circa 8 marchi (7mila circa) siamo costretti ad uscire.

In macchina ci aspettava una cassa di birre tedesche, e vicino alla macchina un’altra macchina con due bionde, non birre ma ragazze, che poi però si sono rivelate più ubriache e molto più golose di sangria di noi.

La serata la passiamo a girare per Munster, a gustare le varie birre dei bar aperti fino a tarda notte per l’occasione, a vedere i tedeschi distruggere la loro città, a importunare le ragazze (ignare della nostra provvisoria natura di italiani all’estero), e a rovinare pietosamente in un parcheggio semi-deserto, che sarebbe stato il nostro spiazzetto per la notte, dato che non piacevamo particolarmente ai proprietari dei 3 alberghi in cui abbiamo provato ad entrare.

Ci svegliamo la mattina presto, vuoi per l’umidità che ci aveva bagnato le ossa, vuoi per lo stereo rimasto acceso tutta la notte.

Mini-colazione e poi tutti alla hall che arriviamo lì presto e entriamo per primi e gliela mettiamo in culo a tutti quei crucchi!

Niente di più sbagliato, verso le 8 e mezza c’erano già circa 300 persone a fare una buona fila di due ore. Dentro è un casino, gente accasciata che dorme, skate ovunque, negozi vari, stand che vendono polpettine fritte di pasta di quelle che ti fanno venire il cagotto, tantissime fighe, oltre ad uno skatepark a disposizione di tutti. 8 ore nella hall a urlare e usciamo cotti veramente.

Torniamo a skateare allo Skaters Palace, ma le forze ci abbandonano e decidiamo di andare a mangiare, possibilmente in un ristorante italiano.

Trovato, ci mettiamo a mangiare, e indovina chi viene a cena? Rodney Mullen, solo soletto, che leggeva un libro di filosofia o qualcosa di simile e mangiava spaghetti con le cozze.

Impezzato regolarmente, ottenuta la sua firma e strettagli la mano ce ne andiamo soddisfatti, sia per quanto riguarda il nostro stomaco, sia per la favolosa cagata che ci siamo fatti tutti nel cesso più bello e futurista di Munster.

La sera si ripete come la precedente, solo che questa volta i tedeschi sono molto più barbari e cattivi: rovesciano un container in strada, tirano giù tutte le reti di recinzione della zona, spaccano ogni bottiglia di vetro che vedono e, non contenti, danno fuoco a delle bici, richiamando 5 camionette dei pompieri e un gran numero di curiosi come noi.

Macello!

Dopo aver dormito di nuovo in macchina ci svegliamo rattrappiti.

Arriviamo alla hall DAVVERO presto, e almeno stavolta… troviamo il doppio di persone del giorno prima. Decidiamo di fare un’azione sgamo passando da dietro e infiltrandoci.

Non l’avessimo mai fatto: appena aperto il tendone dove facevano la perquisizione siamo stati investiti da una massa inferocita di buffali assassini che ci hanno schiacciato miseramente (beh, qualche spinta l’abbiamo data anche noi).

Conquistata l’entrata, dopo l’inevitabile distruzione di un rene e due vertebre, conquistiamo una decina di posti a sedere e ci sbattiamo lì per tutto il resto della giornata.

Premiazioni, cazzeggi vari ed è già ora di tornare a casa…

Il viaggio di ritorno, come al solito, sembra passare meglio, anche se lunedì mattina quelli che lavorano hanno chiamato i rispettivi capi e gli hanno detto per oggi marameo vengo domani. Poi è finito tutto.

Se ci siete stati mi avrete capito, se non ci siete ancora stati spero di avervi invogliato ad andare, e se non ci vorrete andare mai… beh, peggio per voi.

Il Contest. Dunque, che dire del contest…

Le strutture erano le più ben fatte tra tutte quelle che ho visto in vita mia, complimenti a Dave Duncan. La gara di vert l’ho vista da lontano, ha vinto come al solito Tony Hawk.

Altri che vedevo spaccare il culo erano Rune Glifberg, forse Bob Burnquist, non mi ricordo se c’era, poi Sluggo che ha fatto il backflip e ha vinto il best trick.

La gara di street è qualcosa di speciale, è tutto diverso da come vedi nei video…Tra una run e l’altra partono di norma 5 skaters che provano la loro session e nessuno gli dice niente, mi sembrava ci fosse poca organizzazione…

Comunque molti bei trick, anche innovativi: backside 540 indy di Moses Itkonen sul fun box, switch hardflip per salire il box alto di Donny Barley, kickflip backside tailslide di Stephan Giret sul box alto 1 metro (16 anni, è arrivato secondo davanti a Chris Senn), Mike Vallely sempre più incazzato con tutto e tutti.

E’ arrivato primo Brian Anderson, meritato (Backside smith sul boxxone!!).

Il best trick lo ha vinto Chris Lambert, ollandosi la piramide gigante, infinita, mostruosa, cattivissima in backside 180 arrivando in flat.

Nota di merito per Gianni Zattoni, che ha spaccato il culo anche se purtroppo non si e’ qualificato.

Rivelazione del contest è stato Rick McCrank, con una session infinita fuori gara piena zeppa di tricks allucinanti, vedrete sul prossimo 411 Europe (speriamo).