Parigi

E’ così vicina che ci puoi andare quando vuoi, io infatti c’ero già stata almeno 4 volte: in gita, in vacanza, per Natale e in Inter-rail.

Era quindi l’unico posto dove non volevo andare, poi per uno strano caso ci ho passato 6 mesi… Quando ci vivi é proprio un’altra storia.

Il metrò é sicuramente il posto dove si passa più tempo. Puoi incontrare chiunque, anzi la cosa più facile che ti può capitare é che se guardi qualcuno, questo ti ferma e cerca di conoscerti (Parigi la città del rimorchio facile), provare per credere!!

Se vuoi incontrare o evitare turisti basta sapere che sono tutti sulla linea 1 del metrò, che fa tutte le tappe obbligatorie per il turista standard.

B-boys, DJ, writers, invece, si incontrano tutti sulla linea “RER”, perché in genere sono un po’ sfigati e vivono in banlieu (periferie).

Sono così sfigati che riescono a riempire le pareti di un capannone di graffiti, farci una serata e abbandonarlo riuscendo a ricavarci abbastanza soldi per fare la stessa cosa in un altro posto!

Poi ci sono anche i DJ “re del ghetto”: stanno a casa loro con gli amici che gli portano di tutto per uno “sballo” rivolto a capire, captare e creare la musica giusta al momento giusto, e una volta a settimana vanno in studio di registrazione a far uscire il frutto dell’ispirazione data dalle vibrazioni avvertite nella loro stanza fumosa!!!

Se sei italiano ti dicono “rispetto”.

Per passare una fantastica serata basta sapere cosa c’é in giro: se ti ritrovi a Les Halles vieni sommerso dai flyers, e finisci per farci le cartoline perché te ne danno troppi; se passi da Bastille o dal Maré, in qualsiasi bar puoi trovare Lylo, che é una guida gratuita che ti dice dove, quando e quanto ti costa la serata.

Oppure comprare Nova Mag: si trova in edicola ed é il “trend del trend” o “la crema della schiuma” di quello che succede in giro, ed oltre ad essere un magazine é anche una radio.

Radio Nova é coinvolta in quasi tutte le grosse soiré (feste) di Parigi, da quelle rap a quelle ragga muffing che accontentano i numerosi rasta antillesi della città, ai rave techno, che in genere sono “goa” e “trance”, grossi, ricchi e ben organizzati.

Ma per chi ama la techno c’é una scena molto più underground che é quella dei rave hardcore: difficile sapere del rendez vous, ma una volta che sai dov’è, in qualche modo riesci anche ad arrivare al rave.

Parigi rimane sempre la città della moda, dove, anche se non sei nessuno, se sei un pò sveglio puoi fingerti fotografo e riuscire a fotografare una grande sfilata di moda e incontrare qualcuno che ti invita al riservatissimo party post-defilé (portati uno zaino capiente e infilaci dentro tutto quello che puoi!).

Se preferisci lo streetwear basta girare per i negozi di Les Halles o Bastilles, oppure non perdere grandi eventi come Manga Exibition.

Ma dopo tutto questo fare puoi rischiare un esaurimento nervoso, per rilassarti puoi approfittare dei cinema, anche al mattino, per vedere un pò di film in versione originale che in Italia probabilmente non arriveranno mai, neanche malamente doppiati, come “Kids”, film da non perdere!