Erano anni che ti buttavi giù dalle montagne ed ogni volta al ritorno avevi qualche cosa da raccontare.
Spesso qualche osso da aggiustare.
L’ultima volta la caviglia.
Ti ricordo in bilico su una stampella mentre riparavi la MTB e mi parlavi di un futuro viaggio in Vietnam.
Eri così.
Quest’anno erano gia’ due volte che ci eri andato vicino.
Gli amici ancora si chiedevano come potessi riderci sopra.
Ti ho visto sparire dentro la valanga.
Tirare giù dritto per sfuggirle.
So cosa hai pensato: “arrivo in fondo, mi giro e mando a fanculo la valanga e quello stronzo di Redo”.
Ti ho visto sparire per sempre e con te i nostri sogni in comune.
Era bello svergare con te, le parole erano inutili.
Avevamo parlato spesso, ridendo, di come potesse essere il paradiso degli snowboarders. Un’immensa distesa di Powder.
Quando sara’ il mio turno gia’ so come andra’.
Mi aspetterai all’ingresso.
Col 146 sottobraccio ed il tuo sorriso da schiaffi mi dirai: “Sei arrivato ancora secondo!”.
Svergati il paradiso mio caro piccolo bastardo.