Tignes

NEXT!… NEXT!… NEXT!… Siete pronti a sopportare tanti bei simpaticoni che alzano la manina per fare poi salti da mission impossible 3?

Ti piacerebbe avere una bella manovia in uno snowpark?

Potresti riuscire a fare la coda almeno ogni tanto?

O magari preferisci aggrapparti come un babbuino e farla scarrucolare?

Tignes “l’Espace Killy” è un posto avanti, dove cuore e lavoro viaggiano in direzione turismo e neve.

Lo snowpark è fresato e aperto puntualmente quasi ogni mattina verso le 8,30, sei jump, una spina, qualche slide e un pipe ormai in disuso all’alba di metà agosto, anche se provavano ancora a passarci il gatto (grandi!).

La novità più bella? La musica, alta e bella, non si riesce a farne a meno dopo un po’. Per quanto riguarda chi ha spettacolato, da citare Ivo Letey, Eric Pernisco, Alex, un local che però si è lussato la spalla, dei maestri francesi molto decisi, Daniel Bigolin, un tipino spagnolo e uno inglese che giravano e ruotavano sul pro-jump. L’unico a tenere alta la bandiera era un tizio che si faceva tranquillamente tutta la spina in looping grabbato o in rodeo.

Peccato che tutto questo è successo solo l’ultimo giorno (abile mossa commerciale o un saluto alla grande?).

La prova tempo è stata egregiamente superata, dal 12 al 19 una bella settimana di sole al mattino sul ghiacciaio.

Con il settimanale quest’anno avevi diritto alla piscina all’aperto davanti alle vette; oppure, sempre compreso, si poteva salire con una cabinovia da Tignes Le Lac.

Chi crede di annoiarsi il resto della giornata si sbaglia: skatepark anch’esso con musica e frequentato praticamente solo da ragazzini francesi.

Tele-filo-seggio-cabi-novie ovunque ti giri, campi per quasi tutti gli sport, fiere e mostre (in questa settimana quella del vino!); autobus puntuali e gratuiti, musica dal vivo e tante schifezze da mangiare.

Stremati da giornate del genere e finiti da qualcos’altro la sera passa un po’ in secondo piano. Pochi locali aperti e quei pochi sono preda dei Nazca Boys, gente in giro quasi nulla (tutti bei maschioni) e tante coppiette. La voglia di salire il giorno dopo però è tale da azzerare eventuali desideri di movida. Obbligatorio un salto a Val D’Isere perché merita, è veramente un bel paesone.

Per concludere, noi una settimanetta ce la facciamo anche l’anno prossimo.

NEXT!